Convegno alla Camera dei Deputati “Blockchain: tra Università e ricerca. Lo stato dell’arte in Italia”

Si è svolto, mercoledì 31 Gennaio 2018, presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto, un importante convegno sul tema “Blockchain: tra Università e ricerca. Lo stato dell’arte in Italia”

Il tavolo dei lavori parlamentari, convocato dall’Onorevole Marco Baldassarre e moderato da Agostino Formichella, ha visto la partecipazione dei più illustri esponenti italiani della materia tra cui: Lorenzo Giustozzi, Luigi Angotzi e Paolo Barucca (Blockchain EDU), Gianluca Comandini (You & Web) e Silvio Ranise (Fondazione Bruno Kessler).

Presente anche la Bitcoin Foundation Puglia con l’intervento  al tavolo dei lavori congressuali capitolini dell’Avv. Romina Centrone, vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia con delega alla formazione e ai rapporti istituzionali, e della Dott.ssa Tamara Belardi, consigliera Bitcoin Foundation Puglia.

La Centrone ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo della Blockchain technology da parte della pubblica amministrazione, al fine di garantire efficienza e trasparenza della “macchina burocratica”.

In particolare, la Centrone ha illustrato l’intenso lavoro svolto dalla B.F.P. con le istituzioni baresi negli ultimi due anni.

Tra le varie attività si annoverano i convegni informativi (dedicati, non solo a chi si approccia per la prima volta al tema, ma anche ai professionisti e alle aziende) e l’avvio del primo Short Master in Italia, dal titolo “CRIPTOVALUTE E BITCOIN: Strumenti teorico-pratici per operare con le nuove valute digitali decentralizzate”.

In particolare lo Short Master è stato organizzato in partnership con l’Università degli Studi di Bari ed è coordinato dal tributarista Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore.

Il corso, ha spiegato la Centrone, è strutturato con la docenza sia di professori universitari, sia di esperti della Bitcoin Foundation Puglia. Tra questi ultimi vi è l’Avv. Giuseppe Grisorio, Presidente dell’Associazione Bitcoin Foundation Puglia ed attualmente tra i maggiori esperti tecnico-giuridici nazionali in materia di criptovalute.

E’ intervenuta, inoltre, la Dott.ssa Tamara Belardi, consigliera Bitcoin Foundation Puglia,  che ha evidenziato come in Italia sia attualmente ancora difficile discutere della materia con consapevolezza ed adeguata criticità. E ciò anche a causa della disinformazione e della penuria di corsi qualificati sul territorio nazionale.

In particolare, la Belardi ha portato all’evidenza la sua esperienza personale, dichiarando di essersi dovuta iscrivere presso un’Università estera per approfondire, anche da un punto di vista giuridico, le tematiche relative alla Blockchain technology. 

La stessa, infatti, grazie alle competenze tecniche apprese, ha potuto intraprendere un intenso lavoro di ricerca circa la natura giuridica di bitcoin. Secondo la Dott.ssa Belardi, bitcoin verrebbe solo “utilizzato” come mezzo di pagamento, ma la sua natura sarebbe molto più simile a quella di un bene giuridico immateriale. In particolare bitcoin potrebbe dar vita ad una nuova categoria giuridica, quella dei cc.dd. frutti “informatici”, o essere trattato alla stessa stregua di un’informazione personale.

Anche per questo la B.F.P. è attiva sul territorio barese, al fine di promuovere attività non solo informative e formative ma anche di ricerca circa il mondo delle criptovalute.

Un ottimo lavoro, quindi, quello svolto dalla Bitcoin Foundation Puglia, riconosciuto anche nelle sedi capitoline, ma fedelmente svolto nella propria terra natale.

Qui video con la registrazione dell’evento.

 

Solidarietà e criptovalute: le donazioni attraverso blockchain. Evento pubblico il 4 Dicembre

Solidarietà e criptovalute: le donazioni attraverso blockchain.

Di questo si discuterà il prossimo 04 Dicembre alle ore 15.00 in un interessante convegno-dibattito che si terrà presso l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, Facoltà di Giurisprudenza, Sala delle Lauree “G. Contento”.
L’evento fa parte di un intenso tour che tocca le principali città italiane, fermandosi a Bari presso l’Università degli Studi “Aldo Moro”, quale unica tappa del Sud Italia, immediatamente dopo la duplice sosta capitolina presso la Camera dei Deputati e l’Università di Torvergata.
L’organizzazione di questo prestigioso evento barese è ad opera della Bitcoin Foundation Puglia (prima realtà del Sud Italia intensamente attiva nella formazione ed informazione culturale riguardante le valute digitali decentralizzate altrimenti dette criptovalute) in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

L’evento del 4 Dicembre si pregia del patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari nonché del supporto di svariate realtà nazionali (tra cui la Startup Helperbit, Associazione FamiglieSMA, Blockchain Education Network) e locali ( tra cui Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli” e “Il Commentario del merito”).
Il dibattito nasce dalla presa di coscienza della sussistenza di modalità tecnologiche efficienti ed avanzate che possano affiancare quelle tradizionali per praticare la solidarietà, soprattutto in quelle circostanze di emergenza e di maggiore bisogno.

Le recenti calamità naturali ed emergenze umanitarie tra cui, a mero titolo esemplificativo, i postumi del terremoto dell’Aquila, le migrazioni derivanti dalla guerra in Siria, nonchè le patologie invalidanti per le quali soltanto il sovvenzionamento continuo della ricerca medico-farmacologica può trovare soluzioni e risposte, hanno consentito di sperimentare la possibilità di far pervenire i mezzi di sussistenza ai diretti interessati attraverso l’utilizzo di modalità tecnologiche ovvero a mezzo blockchain.
Di come sono strutturati gli aiuti di solidarietà attraverso l’utilizzo della blockchain parlerà l’ospite d’eccezione, l’Ing. Guido Baroncini Turricchia, ingegnere ambientale che dal 2014 ha lasciato il proprio lavoro per dedicarsi al bitcoin e fondatore nonché Ceo di Helperbit, piattaforma che mappa gli aiuti umanitari sulla blockchain in caso di disastri naturali. Di recente la piattaforma è stato premiata a livello europeo e selezionata tra i 100 espositori che prenderanno parte all’evento “InnovationMarketplace” del World Humanitarian Summit, organizzato dalle Nazioni Unite. Quello di Bari sarà l’unico evento hostato al Sud.

Tra i relatori ci sarà anche la Dott.ssa Anita Pallara, Consigliera nazionale Associazione FamiglieSma– Genitori per la ricerca sull’Atrofia Muscolare Spinale”, realtà di grande rilievo e spessore nazionale che di recente ha manifestato la volontà di poter ricevere donazioni tramite criptovalute.
Aprirà il dibattito l’Avv. Giuseppe Grisorio, Presidente Bitcoin Foundation Puglia, rappresentando le possibilità di intervento solidaristico in caso di emergenze umanitarie a mezzo blockchain. Modererà l’Avv. Romina Centrone, Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia e Presidente Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli”.

I saluti istituzionali prevedono l’intervento di personalità di spicco del territorio pugliese che hanno fortemente sostenuto le iniziative formative promosse dalla Bitcoin Foundation Puglia. In particolare: il Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari, coordinatore del primo short master in Italia in “Criptovalute e bitcoin: strumenti teorico pratici per operare con le nuove valute digitali decentralizzate” organizzato da Università degli Studi di Bari in collaborazione con Bitcoin Foundation Puglia che si avvierà nei primo trimestre del 2018 per la sua prima edizione; l’Avv. Giovanni Stefanì, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari che ha sostenuto l’avvio dello short master universitario mediante l’istituzione di una borsa di studio; ed, infine, il Dott. Elbano de Nuccio, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari e il Dott. Mario Aprile, Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Bari e BAT, con i quali si apriranno prossime importanti collaborazioni in tema di criptovaluta con la realtà Bitcoin Foundation Puglia.
L’evento è in fase di accreditamento presso i citati ordini professionali al fine del riconoscimento dei crediti necessari ai professionisti per la formazione obbligatoria e continua.

L’evento è pubblico e gratuito. Per prenotare un posto in sala è consigliato accreditarsi qui: https://www.eventbrite.com/e/solidarieta-e-criptovalute-le-donazioni-attraverso-blockchain-tickets-40785996012/amp

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/2072984712931569

Di seguito locandina dell’evento.

LECTIO MAGISTRALIS. BITCOIN: INQUADRAMENTO FISCALE ED E-COMMERCE

Si svolgerà il prossimo 5 Giugno, dalle ore 11.30 in poi, nella sala Consiliare dell’Ordine degli Avvocati di Bari, 6° Piano, Tribunale Civile di Bari, Piazza Enrico De Nicola n.1, una lectio magistralis che toccherà gli aspetti pratici e fiscali del bitcoin, il suo concreto ed attuale utilizzo quale strumento di pagamento ideale per l’e-commerce e tratterà anche i complessi ed innovativi aspetti sottesi agli smart contracts.

Dopo i saluti dell’Avv. Giuseppe Basciani(Il commentario del Merito – associazione forense attiva nella diffusione ed analisi delle novità in campo giuridico) seguirà una breve introduzione da parte del Presidente della Bitcoin Foundation Puglia, Avv. Giuseppe Grisorio.

La lectio magistralis sarà tenuta dal Dott. Stefano Capaccioli, Dottore Commercialista e Revisore Legale in Arezzo, Presidente di Assob.it(Associazione di categoria che si occupa di promozione e difesa delle imprese impegnate nelle criptovalute), Cultore della materia in Informatica Giuridica presso l’Università Statale di Milano, autore dell’unica monografia giuridica sui bitcoin( Criptovalute e bitcoin: un’analisi giuridica, Giuffrè, 2015), collaboratore di BitcoinMagazine e CoinTelegraph, fondatore di Coinlex ed ideatore della prima società italiana con conferimento di bitcoin.

Le conclusioni ed il successivo dibattito saranno moderati dall’Avv. Romina Centrone, (Vice Pres. Bitcoin Foundation Puglia e Presidente A.G.AVV).

Con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dell’Ordine Avvocati Bari , dell’Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli” ed il supporto organizzativo del Commentario del Merito questo evento rappresenta un unicum nel panorama pugliese e meridionale, essendo la prima volta che un esperto di chiara fama partecipa un evento in Sud Italia.

L’evento è pubblico e gratuito, ad accesso libero, e sono riconosciuti n.2 crediti formativi dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari.

Criptovalute per professionisti: al via un ciclo di incontri

CRIPTOVALUTE PER PROFESSIONISTI: A BARI UN CICLO DI CONVEGNI ESPLORATIVI DEGLI ASPETTI CIVILI,PENALI E FISCALI DEDICATO PRINCIPALMENTE AD AVVOCATI E COMMERCIALISTI NELLE DATE 31 MARZO, 07 APRILE, 05 GIUGNO 2017

Bitcoin Foundation Puglia in collaborazione con Il Commentario del Merito presentano “criptovalute per professionisti”, ciclo di convegni conoscitivi ed esplorativi in materia di criptovalute. Il trittico di convegni dal taglio innovativo tanto dal punto di vista legale quanto pratico-fiscale, ha ottenuto il Patrocinio dell’Università degli Studi di Bari A. Moro e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari.
I vari aspetti civili, penali e fiscali dell’innovativa materia saranno trattati in tre giornate distinte grazie all’intervento di professionisti esperti del settore, Docenti universitari nonché dalla lectio magistralis del Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio, tributarista.

Il ciclo “criptovalute per professionisti” ha quale finalità quella di informare ed aggiornare i professionisti, con particolare riguardo per la categoria degli avvocati, circa l’inquadramento civilistico, penalistico e fiscale dell’utilizzo della criptovaluta anche in considerazione dell’incremento a livello internazionale di nuove imprese con capitale sociale in criptovaluta  ovvero di realtà imprenditoriali nuove o anche già avviate e consolidate che decidono di aprirsi alla nuova valuta digitale decentralizzata, accettando il pagamento dei propri servizi in bitcoin.

Proprio per questo il ciclo di convegni sarà calendarizzato nelle seguenti modalità e tratterà i seguenti argomenti:

31 Marzo 2017 ore 15.30, Giurisprudenza, UNIBA, Aula Contento (Sala Lauree) INQUADRAMENTO CIVILISTICO,

Saluti: Avv. Antonio Giorgino (Commissario Straordinario Ord. Avv. Bari), intervengono: Avv. Giuseppe Grisorio – Presidente Bitcoin Foundation Puglia (il bitcoin: cosa è. Le attività di cambiavalute tradizionali e virtuali), Prof. Giuseppe Pirlo – Referente UNIBA per Agenda Digitale e Smart City (Proof-of-Work e Blockchain), Prof. Francesco Moliterni – Prof. Ass. in Diritto dell’economia Uniba (Bitcoin come moneta di pagamento. il sistema di circolazione: confronto con  la rimessa di denaro), Avv. Romina Centrone – Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia (La criptovaluta per l’ordinamento italiano) – Avv. Augusto Sebastio – Prof. in International Negotiation Euromediterranean University (Portorose- Slovenia) (Pagamenti elettronici e normativa antiriciclaggio. Inquadramento nazionale ed europeo).

07 Aprile 2017 ore 11.30, Tribunale Civile Bari, VI Piano, Sala Consiglio Ord. Avv. INQUADRAMENTO PENALISTICO,

Saluti: Avv. Antonio Giorgino (Commissario Straordinario Ord. Avv. Bari), intervengono: Prof. Avv. Giuseppe Losappio – Prof. Ass. Diritto Penale, coordinatore dello Short Master in Money Laundering &Tax Law (Uniba) (Il problema del locus commissi delicti e del giudice competente: possibili soluzioni), Avv. Giuseppe Grisorio – Presidente Bitcoin Foundation Puglia (Riciclaggio di denaro, furto di bitcoin, criptolocker), Dott. Paolo Dal Checco (Skype) – Consulente Informatico Forense (Cenni di forensica digitale), Avv. Romina Centrone – Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia (Case study: sistemi di baratto amministrativo tramite colored coins)

05 Giugno 2017 ore 11.30, Tribunale Civile Bari, VI Piano, Sala Consiglio Ord. Avv. LECTIO MAGISTRALIS INQUADRAMENTO FISCALE alla luce della più recente normativa e giurisprudenza

a cura del Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari e del Dott. Stefano Capaccioli  Dottore Commercialista – Revisore Contabile in Arezzo, autore della monografia: “Criptovalute e bitcoin, un’analisi giuridica”, Giuffrè Editore.

Ingresso libero e gratuito.

 

 

Chi troppo scamma, troppo inquina

Siamo davvero pronti ­alla rivoluzione oppu­re è soltanto la scet­tica illusione di ave­re qualcosa di inacce­ssibile? Quando il no­stro mondo di libertà­ diventa un covo di s­cammer è ancora possi­bile parlare di liber­tà?

Sì, magari, vediamo t­roppo spesso questa p­arola: “scam”. Truffa­. Semplice , in ogni ­modo, una truffa. Ma ­è pur vero che la lib­ertà diventa troppo s­pesso un’arma di spec­ulazione.

Quanti di voi avranno­ acquistato da qualcu­no, da noob (novellin­o), magari su ebay qu­alche mbtc (millbitco­in) e vi sarete magar­i ritrovati a pagare ­una cifra decisamente­ maggiorata rispetto ­all’attuale valore di­ bitcoin; quanti di v­oi avranno provato ad­ acquistare da qualch­e privato senza tropp­o badare ai feedback ­(positivi, negativi o­ nulli) e si sono rit­rovati a pagare e non­ ricevere quanto prom­esso; quanti di voi a­vranno venduto e sono­ stati oggetto di un ­man in the middle *

* ­man in the middle: ­tipico sniffing attua­to a danno del vendit­ore. Un soggetto terz­o e (probabilmente) s­conosciuto ad entramb­e le parti, si interp­one tra esse, interce­ttando i messaggi dei­ due. Una volta inter­cettati, farà in modo­ da sostituire la chi­ave pubblica dell’alt­ro con la propria, al­terando in questo mod­o i dati e truffando ­entrambe le parti. Il­ problema sarà che il­ compratore si sentir­à legittimato a sporg­ere denuncia nei conf­ronti del seller e le­ indagini di un inolt­ro del genere restano­ per ora decisamente ­cavillose e difficolt­ose.

Chi tra voi si ricono­sce in una di queste ­categorie, facilmente­ sentirà violata la p­ropria libertà e mina­ta la propria sicurez­za e tralasciamo la s­cissione fondamentale­ tra gli scam subiti ­o probabili e bitcoin­ (che resta una sempl­ice moneta ben lontan­a dall’insicurezza da­ta da certe carte pre­pagate, da certi arri­visti a caccia del so­ldo facile). Ma ciò d­i cui vogliamo occupa­rci in questo articol­o non è altro che que­llo a cui stiamo assi­stendo ormai da svari­ati giorni: i continu­i scam dove abbiamo u­no sprovveduto compra­tore di bitcoin e un ­benefattore di bitcoi­n. Il benefattore si ­propone per la vendit­a di bitcoin ad un pr­ezzo quasi stracciato­. “Un vero affare!Sol­o un folle venderebbe­ a questo prezzo!” Il­ compratore, vittima ­soprattutto dell’indi­fferenza e della supe­rficialità, dovrà sem­plicemente ricaricare­ una banalissima post­epay. Una volta effet­tuata la ricarica dov­rebbe ricevere bitcoi­n. In realtà, una vol­ta ricevuta la ricari­ca postepay seguita d­a documento e foto de­lla ricevuta di pagam­ento, il venditore fa­rà perdere le sue tra­cce, lasciando il pic­colo affarista a bocc­a asciutta. Direbbe l­a vittima “ma posso s­porgere denuncia!”. S­ì, potreste. Ma siete­ davvero sicuri che i­ dati di quella perso­na siano reali, che q­uella postepay ricari­cata non sia stata cl­onata? Vi pare che qu­alcuno sparirebbe nel­ nulla, dandovi i suo­i dati personali?

Quindi, tenendo a men­te che “fidarsi è ben­e, non fidarsi è megl­io”, abbiate cura di ­verificare che il vos­tro venditore abbia q­uantomeno dei feedbac­k positivi, abbiate c­ura di verificare il ­valore attuale di bit­coin prima di conside­rare un “vero affare!­” quell’ offerta e ce­rcate di ottenere qua­nta più trasparenza p­ossibile dal vostro v­enditore. Soprattutto­, cercate di contratt­are.

Ma prima di chiudere ­qui l’articolo, vogli­amo dare una dritta a­nche ai possessori di­ postepay… anzi agli ­ex possessori di post­epay. Sporgete denunc­ia! ai Carabinieri o alla­ Polizia Postale, fat­e una stampa dell’est­ratto conto e bloccat­e la carta, inoltrand­o la richiesta di rim­borso a Poste Italian­e mediante raccomanda­ta A/R all’indirizzo ­“Poste italiane SPA –­ Condirettore general­e revisione interna b­anco posta reclami, v­iale Europa, 175 – 00­144 Roma”.
Nella lettera di diff­ida spiegate l’accadu­to formulando anche u­na richiesta di rimbo­rso ed allegando come­ documentazione la de­nuncia, una copia del­la lista dei moviment­i evidenziando que­llo disconosciuto, un­a copia del documento­ della Postepay con c­odice di blocco.

Ai sensi del D.lgs. 1­1/2011 (decreto che rece­pisce in Italia la di­rettiva 2007/64/CE su­i servizi di pagament­o nel mercato interno­), è la società emitt­ente ossia la Posta a dover dimostr­are la frode o che l’­ammanco è dovuto ad u­na colpa del cliente. Se la risposta insistente fosse l’inseri­mento del Pin, sappiate che non basta c­ome prova sufficiente­ della regolarità del­la transazione. Infat­ti ai sensi dell’art.­ 25 comma 6, se il prestatore­ di servizi di pagame­nto ­non è responsabile ­della mancata o inesa­tta esecuzione di un’­operazione, è t­enuto, comunque, a rimborsare al­ pagatore l’importo
dell’operazione non ­eseguita o eseguita i­n modo inesatto.

Tale aspetto sarà da ­tenere in conto per l­a formulazione della ­richiesta di risarcim­ento.

Se le Poste con­tinueranno a negare il p­agamento, si potrà in ogni caso agire presso ­l’Arbitro bancario e ­finanziario o al­ Giudice di Pace comp­etente per territorio­ o al Tribunale ma solo se l’­ammanco è superiore a­i 5.000 euro.

Scammate le scamcoin…

Bitcoin è l’origine. Concludemmo così lo scorso articolo. Bitcoin è l’origine di ogni criptovaluta. Forse è un po’ azzardata come battuta, prima ce ne sono state altre – cdd protocryptocurrencies – …fallite. Ma essere primi come Bitcoin significa anche essere l’esempio. Da qui litecoin, lisk, ethereum, ethereum classic … così per citarne alcune tra le più gettonate dai trader. Tutte criptovalute che hanno un loro valore nel mercato…. certo non come bitcoin, ma hanno un potenziale da sfruttare. Essere l’esempio, però, troppo spesso significa anche vedere la propria immagine lesa tra le scamcoin.

Spieghiamoci meglio. Quando volete ottenere credibilità per ottenere un lavoro pur sapendo di non avere esperienza, di avere tutto da imparare, inserite nel vostro curriculum anche lavoretti dove la conoscenza di turno vi darà referenze. Ora ammettiamo che voi non abbiate nemmeno quella referenza, ma vi piaccia azzardare. Ecco le scamcoin. Una criptovaluta, se cosí vogliamo chiamarle… perchè alcune di esse nemmeno lo sono (e vi basterá controllare nei siti come poloniex (coincap.io) et similia per aver certezza della loro esistenza) faranno dell’immagine Bitcoin il loro punto di forza per ottenere credibilità.

Quando leggete BITCOIN là dove si parla di una nuova e convenientissima criptovaluta che vi permetterà di guadagnare soldoni perché BITCOIN è affidabile (stando molto spesso attenti a parlare in modo limpido di sé), state per cadere in una trappola da scamcoin.
I casi non sono pochi, non faremo i nomi, ma vi basterà contattarci per i vostri dubbi su una qualsiasi coin…e vi preghiamo di farlo prima di spenderci anche un solo euro.
Purtroppo ben capirete che il sopravvivere di queste monetuccie che continuano ad aggrapparsi a bitcoin pur di attirare a sé utenti con la disperazione del guadagno, non solo crea un danno a chi ci “investe” perché si ritroveranno quasi al 100% a non poter riscuotere i propri presunti guadagni e quindi nemmeno a poterli spendere nonché “complici” di un illecito sanzionato dalla l. 173/2005 che vieta i sistemi piramidali in cui l’incentivo primario è rappresentato dal mero reclutamento di nuovo soggetti con possibilità di trasferimento del diritto all’infinito senza limitazioni (vieta anche l’obbligo per gli utenti di aderire dovendo per forza acquistare un loro servizio per ottenere quello per cui invece siete attirati … e fidatevi quella speranza che vi hanno generato è destinata ad una breve vita), ma soprattutto crea danno a BITCOIN.
Bitcoin ha creato la sua immagine grazie alla principale caratteristica di antifragilitá, ad un protocollo che seppur non perfetto garantisce sicurezza, immediatezza, irreversibilità alla valuta. Bitcoin – intesa come valuta, aspetto che stiamo considerando in quest’articolo – ha generato fiducia nei commercianti, negli sviluppatori: piattaforme di vendita e acquisto, di servizi, startup di sviluppo di nuovi prodotti, negozi…oltre 400…che accettano bitcoin come mezzo di pagamento.

Nel momento in cui l’immagine di bitcoin viene sfruttata per dare affidabilità ad una criptovaluta inesistente, truffaldina e arrivista, è chiaro che quando crollerà (perché le scamcoin sono destinate a crollare, ve lo ripeto), ne uscirà leso anche il bitcoin che passerà per le menti comuni come un “ecco vedi? Ti avevo detto di non fidarti.” Non vi siete fidati di bitcoin, ma di chi ha usato bitcoin per i propri interessi.
Bitcoin nella sua piena trasparenza, vi garantisce concretezza, non estorce e non vi obbliga a “restare” se volete riscuotere i vostri guadagni.

L’irreversibilità del bitcoin, un bene o un male?

di Marzia Minieri*

Stando ai lettori già più addentrati, non spiegheremo che tutti i progetti generati dal bitcoin hanno come conditio sine qua non l’irreversibilità.

Qual mistero si cela sotto quest’ampia certezza che permette transazioni senza recessioni?

bitcoin-hand-dropAbbiamo vissuto generazioni piene di speculazioni e leggi ricche di diritti al recesso, fraintese volontà, incontrastabili violenze psicologiche che sfociano in nullità contrattuali ed ora sembra quasi che anni di “battaglie” per ottenere il riconoscimento di tutti questi diritti, vogliano venir meno con l’irreversibilità del bitcoin.

Irreversibile non è altro che la certezza assoluta dell’atto che si sta compiendo, una certezza che non può eclissarsi in alcun modo quando stipuliamo un contratto, effettuiamo una transazione e via dicendo, insomma la massima espressione della volontà delle parti.

Proprio il ritrovarsi di fronte ad un così radicato concetto di volontà, fa sorgere dubbi in relazione alla sua attendibilità. Spieghiamoci. La possibilità di fare un passo indietro è ben tutelata dalla legge italiana eppure questa stessa legge ci chiede di non essere ignari di fronte ad essa, per voler essere più astratti (ci sarebbe da dire che “pochi anni fa” il matrimonio era un atto irreversibile, poi è stato legalizzato il divorzio). L’irreversibilità è un concetto che non nasce con la criptomoneta, ma la criptomoneta la mette in atto e come ogni forte imposizione par debba diventare un difetto colossale. Ebbene, fatta una transazione non possiamo tornare indietro e non è forse un bene l’aver cognizione assoluta dell’azione che si sta compiendo? Non è forse un pregio “accessorio” per la democraticità a cui si ispira l’intero sistema?

Qualcuno ha ribattuto che possono esserci delle pecche nell’irreversibilitá dal momento che oltre i casi succitati, esiste il problema più moderno dei ransomware …. Sembra quasi che si voglia giustificare la disattenzione, la mancata prevenzione classica delle mentalità “sane” della nostra comunità ed ancor di più che si voglia sorvolare sulle lacune (volontarie e puntuali) della nostra giurisprudenza.

Ed allora vien da chiedersi in conclusione se non si possa intravedere più un invito a smuovere le menti piuttosto che tediare quelle di chi crede e ci lavora su quei valori assoluti antichi che ancora possono rivoluzionare il sistema.

*Laurenda nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli con una tesi sui bitcoin.