Bitcoin Foundation Puglia in collaborazione con gli amici di Cultura Digitale si sposta oltre i confini regionali per incontrare studenti, laureandi, laureati e docenti presso la Facoltà di Economia Università “FEDERICO II” di Napoli.
L’evento si propone di formare e informare studenti universitari in ambito Crypto. Si vogliono analizzare la nascita e l’evoluzione dell’intero settore crypto e le varie implicazioni che la loro adozione potrebbe apportare in ambito economico e finanziario.
PROGRAMMA – start ore 12.00
Introduce la Prof.ssa Cristina Mele – Governo ed etica d’impresa
LE MONETE VIRTUALI NELL’ERA DEL CAPITALISMO, IL BITCOIN – Riccardo Fucile
LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN – Tommaso Coppola
BITCOIN: VANTAGGI, BARRIERE E CASI D’USO – Riccardo Fallacara BFP
BLOCKCHAIN E CRYPTOVALUTE: RICONOSCERE IL VALORE E IDENTIFICARE LE TRUFFE – Giuseppe Olivieri BFP
Blockchain e AI sono i principali punti di forza nel mondo delle startup e dell’innovazione. Al momento solo poche persone sanno come gestirli, al fine di sviluppare grandi affari risolvendo problemi reali per i clienti.
Startupweekend Bari 2018 – la palestra imprenditoriale più famosa al mondo, ritorna in grande spolvero a Bari per la sua settima edizione organizzato dagli amici di auLAB.
26-28 Ottobre, giovani e meno giovani si uniranno in team multidisciplinari per 54h c/o l’Hackspace X di AuLAB (strada San Giorgio Martire) con l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi anche grazia al supporto di guru del settore, provenienti da tutta Europa.
Un’occasione unica ed imperdibile per avvicinarsi ed apprendere come applicare le due tecnologie più in voga del momento, ai modelli imprenditoriali di ieri, di oggi e di domani.
Co-fondatrice e VicePresidente della Bitcoin Foundation Puglia
Avvocato e Presidente dell’Associazione Giovani Avvocati (A.G.Avv.) del Foro di Bari, co-fondatrice e VicePresidente della Bitcoin Foundation Puglia con delega alla formazione e alle relazioni istituzionali, ha relazionato alla Camera dei Deputati nell’ambito dei tavoli congressuali dedicati alle realtà nazionali ed alle personalità più attive nel settore dell’informazione e dell’implementazione della tecnologia blockchain e criptovalute in Italia. E’ docente e co-coordinatrice per la B.F.P. del primo Short Master in Italia “Criptovalute e Bitcoin” organizzato da Università degli Studi di Bari A. Moro (con il coordinamento accademico a cura del Magnifico Rettore Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio) in partnership con Bitcoin Foundation Puglia. Relatrice ed coordinatrice di prestigiosi convegni in sedi accademiche ed ordinistiche sulle implementazioni della tecnologia blockchain e sugli aspetti normativi più rilevanti ed attuali afferenti le criptovalute. E’ promotrice dell’istituzione di un gruppo di lavoro in seno all’Ordine degli Avvocati di Bari dedicato all’approfondimento della tecnologia blockchain e criptovalute. Co-relatrice di un complesso progetto amministrativo su scala europea volto a promuovere il baratto amministrativo attraverso coloredcoin su blockchain di bitcoin.E’ attualmente impegnata nella ricerca scientifica inerente il sistema criptovalute.
Tamara Belardi / Mentor
Blockchain Lawyer, TEDx Speaker e Consigliere Bitcoin Foundation Puglia Tamara è consulente tecnico-legale nel settore delle valute virtuali e nei progetti basati sull’utilizzo della Blockchain technology. È membro del Consiglio Direttivo dell’associazione “Bitcoin Foundation Puglia”, insieme alla quale realizza eventi e seminari formativi in materia di Blockchain e Cryptocurrencies, in partnership con le Università, gli Ordini professionali e le Istituzioni italiane. Si dedica all’approfondimento giuridico delle Blockchain, degli Smart Contract e delle ICO, collaborando con gruppi di ricerca scientifica sia nazionali che internazionali. È autrice di contributi giuridici e tecnici in materia. Ha preso parte al tavolo congressuale, istituito presso la Camera dei Deputati, destinato all’analisi dell’offerta formativa delle Università italiane in materia di Blockchain technology. Ha partecipato alla consultazione pubblica, indetta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla bozza di decreto relativa all’applicazione della normativa AML al settore delle valute virtuali. TEDx speaker presso “TEDx Castelfranco Veneto Blockchain Salon”, attualmente collabora con la PA alla realizzazione di un progetto volto ad agevolare i pagamenti in criptovaluta negli esercizi commerciali e a garantire una maggiore trasparenza amministrativa attraverso l’uso della Blockchain.
Giuseppe Grisorio / Coach
Co-fondatore e Presidente delle Bitcoin Foundation Puglia Membro del Consiglio Direttivo del Blockchain Education Network Italia Avvocato, cybernauta, trustee professionale, professionista in comunicazione istituzionale, bitcoiner e studioso di sistemi alternativi di democrazia digitale. E’ stato uno dei primi bitcoiner pugliesi, arrivando sul pezzo verso la fine del 2013. Ha fondato e dirige la Bitcoin Foundation Puglia, prima e sinora unica realtà associativa del Sud Italia, che ha lo scopo di diffondere e difendere l’utilizzo consapevole delle criptovalute e delle tecnologie DLT. Collabora, in qualità di membro del Consiglio Direttivo, con il Blockchain Education Network Italia. Ha relazionato tre volte alla Camera dei Deputati circa le innovazioni, le prospettive e le visioni sul futuro anteriore di questa rivoluzionaria tecnologia ed ha presenziato, in qualità di relatore, a circa altri 30 convegni negli ultimi anni. Ha scritto il piano didattico ed è stato co-organizzatore nonché docente a contratto del primo Short Master italiano in materia, organizzato con l’Università degli studi di Bari. Ospite di programmi Tv Locali in qualità di esperto di blockchain è diventato un punto di riferimento per la community pugliese e nazionale, arrivando a fondare o gestire circa il 25% di tutte le room italiane a tema cripto e blockchain presenti sulla piattaforma telegram. “keep calm & fork the system” è diventato il suo motto.
L’evento si propone di fornire informazioni di primo livello utili ad una essenziale ma esaustiva comprensione del fenomeno relativo alle valute virtuali, con particolare riferimento alle criptovalute. Saranno affrontati temi quali la regolamentazione attualmente vigente, inquadramenti giuridici di base oltre a casi d’uso ed esempio di utilizzo a livello nazionale ed internazionale. Verranno inoltre trattati temi di stringente attualità come il D.lgs. 90/2017, la bozza di schema del MEF e le Initial Coin Offering (ICO).
Corollario essenziale sarà un’adeguata trattazione rispetto al protocollo sotteso allo scambio di valute virtuali decentralizzate, la blockchain.
Considerata la natura dell’evento e del pubblico, si reputa necessario un approfondimento circa l’utilizzo della blockchain per fini medico/sanitari.
L’evento, tenuto conto di quanto premesso, si propone di fornire ai frequentanti conoscenze essenziali ma specialistiche in tali ambiti, favorendo la circolazione della conoscenza degli aspetti tecnici ed interpretativi della nuova frontiera delle operazioni economiche e commerciali.
Indice dei contenuti
Valute complementari, valute digitali, valute virtuali e critpovalute: genesi e storia
Blockchain e casi d’uso
Inquadramento giuridico
Tassazione, accounting e legalità, con riferimento al D.Lgs. 90/2017
I.C.O.: classificazione dei token
Introducono e moderano
Avv. Romina Centrone
Felice Ungaro
Relatori
Giuseppe Grisorio: “Valute digitali, valute virtuali e criptovalute: genesi e storia”
Tamara Belardi: “La Blockchain e la sua implementazione per la sicurezza alimentare. Casi d’uso”
Mirko Abbrescia: “Blockchain e la sicurezza alimentare informatica”
Antonio Paolo Piscazzi: “Reti centralizzate, decentralizzate e peer-to-peer”
Felice Ungaro: “Valute complementari e il mondo social”
Location
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Dipartimento Jonico, SALA INCONTRI (Piano Terra)
Si è svolto, mercoledì 31 Gennaio 2018, presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto, un importante convegno sul tema “Blockchain: tra Università e ricerca. Lo stato dell’arte in Italia”
Il tavolo dei lavori parlamentari, convocato dall’Onorevole Marco Baldassarre e moderato da Agostino Formichella, ha visto la partecipazione dei più illustri esponenti italiani della materia tra cui: Lorenzo Giustozzi, Luigi Angotzi e Paolo Barucca (Blockchain EDU), Gianluca Comandini (You & Web) e Silvio Ranise (Fondazione Bruno Kessler).
Presente anche la Bitcoin Foundation Puglia con l’intervento al tavolo dei lavori congressuali capitolini dell’Avv. Romina Centrone, vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia con delega alla formazione e ai rapporti istituzionali, e della Dott.ssa Tamara Belardi, consigliera Bitcoin Foundation Puglia.
La Centrone ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo della Blockchain technology da parte della pubblica amministrazione, al fine di garantire efficienza e trasparenza della “macchina burocratica”.
In particolare, la Centrone ha illustrato l’intenso lavoro svolto dalla B.F.P. con le istituzioni baresi negli ultimi due anni.
Tra le varie attività si annoverano i convegni informativi (dedicati, non solo a chi si approccia per la prima volta al tema, ma anche ai professionisti e alle aziende) e l’avvio del primo Short Master in Italia, dal titolo “CRIPTOVALUTE E BITCOIN: Strumenti teorico-pratici per operare con le nuove valute digitali decentralizzate”.
In particolare lo Short Master è stato organizzato in partnership con l’Università degli Studi di Bari ed è coordinato dal tributarista Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore.
Il corso, ha spiegato la Centrone, è strutturato con la docenza sia di professori universitari, sia di esperti della Bitcoin Foundation Puglia. Tra questi ultimi vi è l’Avv. Giuseppe Grisorio, Presidente dell’Associazione Bitcoin Foundation Puglia ed attualmente tra i maggiori esperti tecnico-giuridici nazionali in materia di criptovalute.
E’ intervenuta, inoltre, la Dott.ssa Tamara Belardi, consigliera Bitcoin Foundation Puglia, che ha evidenziato come in Italia sia attualmente ancora difficile discutere della materia con consapevolezza ed adeguata criticità. E ciò anche a causa della disinformazione e della penuria di corsi qualificati sul territorio nazionale.
In particolare, la Belardi ha portato all’evidenza la sua esperienza personale, dichiarando di essersi dovuta iscrivere presso un’Università estera per approfondire, anche da un punto di vista giuridico, le tematiche relative alla Blockchain technology.
La stessa, infatti, grazie alle competenze tecniche apprese, ha potuto intraprendere un intenso lavoro di ricerca circa la natura giuridica di bitcoin. Secondo la Dott.ssa Belardi, bitcoin verrebbe solo “utilizzato” come mezzo di pagamento, ma la sua natura sarebbe molto più simile a quella di un bene giuridico immateriale. In particolare bitcoin potrebbe dar vita ad una nuova categoria giuridica, quella dei cc.dd. frutti “informatici”, o essere trattato alla stessa stregua di un’informazione personale.
Anche per questo la B.F.P. è attiva sul territorio barese, al fine di promuovere attività non solo informative e formative ma anche di ricerca circa il mondo delle criptovalute.
Un ottimo lavoro, quindi, quello svolto dalla Bitcoin Foundation Puglia, riconosciuto anche nelle sedi capitoline, ma fedelmente svolto nella propria terra natale.
Solidarietà e criptovalute: le donazioni attraverso blockchain.
Di questo si discuterà il prossimo 04 Dicembre alle ore 15.00 in un interessante convegno-dibattito che si terrà presso l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, Facoltà di Giurisprudenza, Sala delle Lauree “G. Contento”. L’evento fa parte di un intenso tour che tocca le principali città italiane, fermandosi a Bari presso l’Università degli Studi “Aldo Moro”, quale unica tappa del Sud Italia, immediatamente dopo la duplice sosta capitolina presso la Camera dei Deputati e l’Università di Torvergata. L’organizzazione di questo prestigioso evento barese è ad opera della Bitcoin Foundation Puglia (prima realtà del Sud Italia intensamente attiva nella formazione ed informazione culturale riguardante le valute digitali decentralizzate altrimenti dette criptovalute) in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
L’evento del 4 Dicembre si pregia del patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari nonché del supporto di svariate realtà nazionali (tra cui la Startup Helperbit, Associazione FamiglieSMA, Blockchain Education Network) e locali ( tra cui Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli” e “Il Commentario del merito”). Il dibattito nasce dalla presa di coscienza della sussistenza di modalità tecnologiche efficienti ed avanzate che possano affiancare quelle tradizionali per praticare la solidarietà, soprattutto in quelle circostanze di emergenza e di maggiore bisogno.
Le recenti calamità naturali ed emergenze umanitarie tra cui, a mero titolo esemplificativo, i postumi del terremoto dell’Aquila, le migrazioni derivanti dalla guerra in Siria, nonchè le patologie invalidanti per le quali soltanto il sovvenzionamento continuo della ricerca medico-farmacologica può trovare soluzioni e risposte, hanno consentito di sperimentare la possibilità di far pervenire i mezzi di sussistenza ai diretti interessati attraverso l’utilizzo di modalità tecnologiche ovvero a mezzo blockchain. Di come sono strutturati gli aiuti di solidarietà attraverso l’utilizzo della blockchain parlerà l’ospite d’eccezione, l’Ing. Guido Baroncini Turricchia, ingegnere ambientale che dal 2014 ha lasciato il proprio lavoro per dedicarsi al bitcoin e fondatore nonché Ceo di Helperbit, piattaforma che mappa gli aiuti umanitari sulla blockchain in caso di disastri naturali. Di recente la piattaforma è stato premiata a livello europeo e selezionata tra i 100 espositori che prenderanno parte all’evento “InnovationMarketplace” del World Humanitarian Summit, organizzato dalle Nazioni Unite. Quello di Bari sarà l’unico evento hostato al Sud.
Tra i relatori ci sarà anche la Dott.ssa Anita Pallara, Consigliera nazionale Associazione FamiglieSma– Genitori per la ricerca sull’Atrofia Muscolare Spinale”, realtà di grande rilievo e spessore nazionale che di recente ha manifestato la volontà di poter ricevere donazioni tramite criptovalute. Aprirà il dibattito l’Avv. Giuseppe Grisorio, Presidente Bitcoin Foundation Puglia, rappresentando le possibilità di intervento solidaristico in caso di emergenze umanitarie a mezzo blockchain. Modererà l’Avv. Romina Centrone, Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia e Presidente Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli”.
I saluti istituzionali prevedono l’intervento di personalità di spicco del territorio pugliese che hanno fortemente sostenuto le iniziative formative promosse dalla Bitcoin Foundation Puglia. In particolare: il Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari, coordinatore del primo short master in Italia in “Criptovalute e bitcoin: strumenti teorico pratici per operare con le nuove valute digitali decentralizzate” organizzato da Università degli Studi di Bari in collaborazione con Bitcoin Foundation Puglia che si avvierà nei primo trimestre del 2018 per la sua prima edizione; l’Avv. Giovanni Stefanì, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari che ha sostenuto l’avvio dello short master universitario mediante l’istituzione di una borsa di studio; ed, infine, il Dott. Elbano de Nuccio, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari e il Dott. Mario Aprile, Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Bari e BAT, con i quali si apriranno prossime importanti collaborazioni in tema di criptovaluta con la realtà Bitcoin Foundation Puglia. L’evento è in fase di accreditamento presso i citati ordini professionali al fine del riconoscimento dei crediti necessari ai professionisti per la formazione obbligatoria e continua.
Questo articolo sulla Blockchain recentemente uscito su Motherboard ha sollevato una serie di conversazioni molto interessanti. A parte il titolo, che non mi sembra molto adatto al contenuto, ho necessariamente accorciato alcune risposte che erano più estese, forse rendendole meno chiare.
Tutte le osservazioni derivano dall’esperienza e dallo studio, in una organizzazione come la mia (HER, Human Ecosystems Relazioni) che si occupa di dati e di connessioni complesse tra scienze, tecnologie ed arte/design. Quindi, per mestiere, ho a che fare ogni giorno con i discorsi delle criptovalute e delle blockchain, discutendo con una grande varietà di soggetti, da quelli ipertecnici, agli imprenditori e investitori, ai policymaker, fino a “insospettabili”, come persone “ordinarie” che, magari, devono capire cosa fa un’opera d’arte che usa la blockchain, o chi si occupa di cultura, o di musei, o di quartieri della città e, volente, nolente o inconsapevolmente, deve avere a che fare con queste tecnologie e pratiche. Quindi: una gran varietà.
Ho il massimo rispetto per la blockchain: ad oggi è forse la tecnologia che, con tutti i suoi limiti e problemi, è in grado di portare innovazione radicale tra quelle che abbiamo a disposizione, adesso.
La mia critica non è, infatti, tecnica, ma psicologica.
Si muove sul piano della percezione e della comprensione della realtà.
In questo dominio, quello della psicologia, dei processi psichici che si attivano nelle persone e nelle loro relazioni quando interpretano il mondo per capire come orientarcisi e come agire in esso, tecnologie come la Blockchain sono un disastro completo.
Perché:
1) sono un agente potentissimo verso la “transazionalizzazione della vita”, ovvero del fatto che, progressivamente, tutti gli elementi della nostra vita si stanno trasformando in transazioni; il che coincide col dire che vengono “finanziarizzati”; tutto, incluse le nostre relazioni, le nostre emozioni, viene progressivamente transazionalizzato/finanziarizzato, e la BC è l’apice di questa tendenza. Questo è già e sarà ancor di più in futuro un problema enorme per l’informalità, la possibilità di trasgressione, la normazione e normalizzazione del conflitto e, quindi, in prospettiva, per le nostre libertà e i nostri diritti fondamentali, e (visto che parliamo di psicologia) per la nostra possibilità di percepirli
e
2) spostano l’attenzione sull’algoritmo, sul sistema, sul framework, invece di mantenere la necessità di dover stabilire delle relazioni di co-responsabilità tra esseri umani; quando il sistema include la “fiducia” in maniera procedurale, tecnica, la necessità di fiducia (e, quindi, della responsabilità di attribuire fiducia), svanisce progressivamente. Quindi, di concerto, svanisce contemporaneamente anche la società, costruita in maniera attiva dalle persone che decidono se e quando fidarsi l’un l’altro, e del concordare collettivamente le modalità di questa attribuzione. Rimane solo il consumo di prodotti e servizi. Sicuri, trasparenti e tutte le cose belle che vuoi. Ma la società finisce. E così la cittadinanza: si diventa cittadini del nulla, della rete, di noi stessi.
Questi non sono problemi “tecnici”, ma “psicologici” e “percettivi”. E quindi, per quanto riguarda ciò di cui mi occupo, ancor più gravi.
La tecnologia non è neutrale.
Sì, io posso usare un martello per piantare un chiodo o per dartelo in testa. Ma è anche vero che appena ho un martello in mano, tutto inizia a sembrarmi un possibile chiodo.
Lo stesso vale per la Blockchain. Appena inizio ad usarla, tutto mi sembra una transazione, un qualcosa di “tokenizzabile”. E questo è un disastro.
Ecco qui di seguito le domande/risposte originali, anche ampliate a seguito delle conversazioni di questi giorni.
1) In che modo la ledger pubblica offerta dalla blockchain può rivelarsi una minaccia per i dati degli utenti?
In realtà il problema così è inquadrato male. Il “pericolo” dipende ovviamente sempre e solo dalla malizia degli intenti di chi sviluppa le applicazioni e di chi le usa, dal fatto che spesso, purtroppo, le applicazioni sono pensate male e realizzate con poca attenzione e qualità, e dalle leggi che, come oggi, non sono ancora pronte ad affrontare gli impatti psicologici, sociali, politici ed economici portati dalle nuove tecnologie. La blockchain, e molte delle tecnologie derivate, tecnicamente, sono ottime dal punto di vista tecnico: una vera e propria rivoluzione del modo di pensare alla rete. Il problema è un altro, di tipo psicologico, filosofico e, in prospettiva, politico. Soggetti tra loro diversissimi stanno pensando agli utilizzi più disparati di questa tecnologia, con presupposti ed effetti molto differenti tra loro (dall’anarchia fino a Wall Street o ai governi). Inoltre sempre più spesso il ledger è applicato a dei sistemi di identità digitale che non sono anonimi, come per i bitcoin, ma immediatamente riconducibili alla persona. Ne derivano dei sistemi di cittadinanza o di accesso ai servizi che sono, da un lato, completamente aperti, nel senso del “tutti sanno tutto” e, dall’altro lato, completamente “trustless”, letteralmente “senza fiducia”, ovvero in cui la “fiducia” è riposta nella rete peer-to-peer, nell’automatismo dell’algoritmo. Ora, questi due elementi, combinati, hanno un impatto devastante. Innanzitutto psicologico, a livello della nostra cognizione riguardo diritti, privacy, tutele, che iniziano a cambiare radicalmente. La mia ipotesi, in questo, è che questo cambiamento, configurato in questo modo, non sia a vantaggio delle persone, ma dei grandi operatori e dei grandi poteri. L’opposto che ci si aspetterebbe, insomma. Dall’altro lato è un problema politico. Immaginiamo un servizio al cittadino. “Ieri” andavo, per esempio, al mio municipio a richiederlo, e la mia fiducia era riposta nella istituzione presso cui mi recavo. Se qualcosa andava storto, o se sentivo di aver subito un sopruso, o se un mio diritto doveva essere difeso in un tribunale, c’era una certezza: riguardo l’attribuzione della responsabilità, riguardo il territorio su cui valeva il mio diritto a difendermi, riguardo i soggetti coinvolti. Quando il servizio si sposta sulla blockchain, nonostante la trasparenza dello smart contract che espone i soggetti coinvolti e le condizioni del servizio, si apre una voragine per quel che riguarda i soggetti responsabili, certificatori, su cui ripongo fiducia. In un certo senso l’istituzione “scompare”, rimpiazzata da un algoritmo, che sta chissà dove, diffuso, nella rete peer-to-peer. È un po’ come i call center: non servono veramente al cliente, servono a far sì che gli operatori abbiano meno rotture di scatole possibile, infilando i clienti in una “procedura” (che è un sinonomo di algoritmo) e evitando che questi possano ottenere risposte reali, al di fuori di queste. Sono tutti processi che separano le persone dalle istituzioni, le organizzazioni, le aziende, attraverso un algoritmo. Se questo è già grave per i servizi commerciali, diventa gravissimo per le istituzioni pubbliche e per i servizi di cittadinanza: tendenzialmente si diventa letteralmente “cittadini del nulla”, della Rete, ovvero di nessun luogo.
2) Lo Iota token terrà traccia di ogni attività — che diventa transazione — eseguita con gli oggetti della IoT (incluse anche le comunicazioni machine-to-machine): quali possono essere le conseguenze dirette per gli utenti?
e
3) Quali sono i rischi di una vita ridotta a sole transazioni?
Tecnicamente lo Iota token è una cosa comodissima per erogare, fruire e monitorare servizi, da parte di tutti i coinvolti: clienti, aziende, istituzioni, tasse, eccetera. Dal punto di vista filosofico e psicologico, corrisponde all’ennesimo, potentissimo, tassello di un processo che sta già avvenendo su larga scala: la transazionalizzazione della vita. Tutto sta diventando una transazione: le nostre relazioni, i nostri modi di acquisire e trasferire conoscenza, la comunicazione, i sentimenti (si pensi ai social network), tutto. Appena passano da un servizio, per di più digitale, si transazionalizzano. Appena stabiliremo relazioni transazionalizzate anche tutti gli oggetti che abbiamo intorno, questo fenomeno diventerà veramente pervasivo. E riempirà progressivamente il nostro campo percettivo: inizierà ad essere veramente difficile pensare a qualcosa, a qualche nostra forma di espressione, che non corrisponda ad una transazione economica. Ci saranno enormi problemi per l’informalità, la trasgressione e, di conseguenza, per le libertà di espressione e per quelli che oggi consideriamo i nostri diritti fondamentali, di base. Tante di queste cose, semplicemente, scompariranno, perché perderemo la capacità di concepirli, visto che inizieremo a pensare che sia “normale” che ogni nostra manifestazione vitale corrisponda ad una transazione economica. Che sia un acquisto, un affetto, o un gene del nostro corpo non farà differenza. È la transazionalizzazione della vita, la finanziarizzazione completa della vita. Oltretutto, visto che si parla di finanziarizzazione, si creeranno inevitabilmente anche le vite di serie A e di serie B: chi potrà effettivamente permettersi l’onere finanziario di avere diritti, libertà, trasgressioni e informalità, e chi non se lo potrà permettere. E cose di questo genere.
4) Con l’introduzione ad esempio del browser Brave è stato proposto un token per l’attenzione degli utenti, in modo da remunerare i siti. La transazionalizzazione invade quindi anche la nostra attività dell’intelletto?
Questo è un esempio perfetto. E progressivamente varrà per tutto. Mi viene in mente Evgeny Morozov quando, parlando proprio di questi argomenti, di come i “dati” sono tutti “dati finanziari”, diceva “Well, if all data is credit data, then all life — captured by digital sensors in the world around us — beats to the rhythms of debt.” [https://cryptome.org/2014/08/morozov-how-much-your-data.htm]
5) La blockchain potrebbe permettere un controllo più diretto sulle spese dei cittadini: vista la mancanza di fungibilità di alcune cryptovalute, dobbiamo aspettarci in futuro una discriminazione di alcuni token rispetto ad altri sulla base della loro provenienza? Quali effetti avrebbe?
È molto presto per dirlo. Pensiamoci in uno scenario come quello in cui nell’Italia del 14esimo e 15esimo secolo in cui circolava ogni mezzo finanziario immaginabile. Lettere di credito, foglietti con timbri di ceralacca con scritte le cose, emissari che dichiaravano debiti e crediti: di tutto! Era l’origine delle banche come le conosciamo adesso. Tutto si basava sulla fiducia, sul fatto che ci sarebbe stato sempre qualcuno, ad esempio, per convertire un credito in oro, o in un altro credito con eguale affidabilità, o cose del genere. Alcune pratiche sono scomparse. Alcuni soggetti sono scomparsi. Alcuni soggetti e pratiche sono vivi e vegeti ancora oggi, e non è detto che questa longevità sia collegata al fatto che questi soggetti e pratiche fossero effettivamente degni di fiducia. Anzi, sembrerebbe vero il contrario, in certi casi. Ora, con questi mezzi finanziari, ci troviamo in una situazione simile, di estremo caos. La differenza è che questo caos è molto più veloce, rapido, fulmineo. Soprattutto i governi e le istituzioni dovrebbero stare molto attenti nel abboccare all’hype, all’entusiasmo, e pensare ai cittadini piuttosto che ai titoli di giornale, “il Governo X è il primo ad usare la Blockchain”. Ci sono investimenti in questo senso che sono del tutto ingiustificati. Si pensa al colore delle tendine mentre la casa sta prendendo fuoco.
6) Ho la sensazione di rivivere l’evoluzione del world wide web: da idea di spazio libero e rivoluzionario prevista alla nascita, si arriva ad una rete internet odierna chiusa in silos verticali che rappresentano le grandi aziende tech, completamente sottoposta al tracciamento dei suoi utenti. Credete che la blockchain rischi di subire un’evoluzione simile?
La Blockchain ha GIÀ preso questa strada. Quando colossi come Citibank si interessano di blockchain ne puoi essere certo.
CRIPTOVALUTE PER PROFESSIONISTI: A BARI UN CICLO DI CONVEGNI ESPLORATIVI DEGLI ASPETTI CIVILI,PENALI E FISCALI DEDICATO PRINCIPALMENTE AD AVVOCATI E COMMERCIALISTI NELLE DATE 31 MARZO, 07 APRILE, 05 GIUGNO 2017
Bitcoin Foundation Puglia in collaborazione con Il Commentario del Merito presentano “criptovalute per professionisti”, ciclo di convegni conoscitivi ed esplorativi in materia di criptovalute. Il trittico di convegni dal taglio innovativo tanto dal punto di vista legale quanto pratico-fiscale, ha ottenuto il Patrocinio dell’Università degli Studi di Bari A. Moro e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari. I vari aspetti civili, penali e fiscali dell’innovativa materia saranno trattati in tre giornate distinte grazie all’intervento di professionisti esperti del settore, Docenti universitari nonché dalla lectio magistralis del Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio, tributarista.
Il ciclo “criptovalute per professionisti” ha quale finalità quella di informare ed aggiornare i professionisti, con particolare riguardo per la categoria degli avvocati, circa l’inquadramento civilistico, penalistico e fiscale dell’utilizzo della criptovaluta anche in considerazione dell’incremento a livello internazionale di nuove imprese con capitale sociale in criptovaluta ovvero di realtà imprenditoriali nuove o anche già avviate e consolidate che decidono di aprirsi alla nuova valuta digitale decentralizzata, accettando il pagamento dei propri servizi in bitcoin.
Proprio per questo il ciclo di convegni sarà calendarizzato nelle seguenti modalità e tratterà i seguenti argomenti:
Saluti: Avv. Antonio Giorgino (Commissario Straordinario Ord. Avv. Bari), intervengono: Avv. Giuseppe Grisorio – Presidente Bitcoin Foundation Puglia (il bitcoin: cosa è. Le attività di cambiavalute tradizionali e virtuali), Prof. Giuseppe Pirlo – Referente UNIBA per Agenda Digitale e Smart City (Proof-of-Work e Blockchain), Prof. Francesco Moliterni – Prof. Ass. in Diritto dell’economia Uniba (Bitcoin come moneta di pagamento. il sistema di circolazione: confronto con la rimessa di denaro), Avv. Romina Centrone – Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia (La criptovaluta per l’ordinamento italiano) – Avv. Augusto Sebastio – Prof. in International Negotiation Euromediterranean University (Portorose- Slovenia) (Pagamenti elettronici e normativa antiriciclaggio. Inquadramento nazionale ed europeo).
07 Aprile 2017 ore 11.30, Tribunale Civile Bari, VI Piano, Sala Consiglio Ord. Avv. INQUADRAMENTO PENALISTICO,
Saluti: Avv. Antonio Giorgino (Commissario Straordinario Ord. Avv. Bari), intervengono: Prof. Avv. Giuseppe Losappio – Prof. Ass. Diritto Penale, coordinatore dello Short Master in Money Laundering &Tax Law (Uniba) (Il problema del locus commissi delicti e del giudice competente: possibili soluzioni),Avv. Giuseppe Grisorio – Presidente Bitcoin Foundation Puglia (Riciclaggio di denaro, furto di bitcoin, criptolocker),Dott. Paolo Dal Checco (Skype) – Consulente Informatico Forense (Cenni di forensica digitale), Avv. Romina Centrone – Vicepresidente Bitcoin Foundation Puglia (Case study: sistemi di baratto amministrativo tramitecolored coins)
05 Giugno 2017 ore 11.30, Tribunale Civile Bari, VI Piano, Sala Consiglio Ord. Avv. LECTIO MAGISTRALIS INQUADRAMENTO FISCALE alla luce della più recente normativa e giurisprudenza
a cura del Prof. Avv. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari e del Dott. Stefano Capaccioli Dottore Commercialista – Revisore Contabile in Arezzo, autore della monografia: “Criptovalute e bitcoin, un’analisi giuridica”, Giuffrè Editore.
La BFP propone un interessante convegno informativo per coloro che muovono i primi passi nel mondo delle criptovalute
Nel mese di Febbraio, la Bitcoin Foundation Puglia terrà un interessante convegno informativo dedicato a chi muove i primi passi, oppure vuole semplicemente di saperne di più, circa le nuove valute virtuali, tra tutte, in particolare, il Bitcoin.
Il convegno prevede l’intervento di esperti della materia nonché componenti del corpo docenti di Bitcoin Foundation Puglia tra cui: Avv. Romina Centrone, Riccardo Fallacara, Avv. Giuseppe Grisorio, Ing. Antonio Piscazzi, Avv. Alessandro Ricciuti.
Di recente, su convocazione dell’On.le Marco Baldassarre, la B.F.P. è intervenuta in sede Parlamentare, al fine di gettare le basi di una proposta di legge per la regolamentazione normativa italiana sull’esercizio dell’attività di cambiavalute virtuali, ovvero gli exchange.
Il convegno si terrà presso la sala “Nettuno Ricevimenti” in Molfetta il 24/ 02 / 2017 alle ore 18.30. L’ingresso è gratuito ed è aperto a tutti, previa iscrizione al nostro portale. Per iscriversi seguire questo link.
Strumenti teorico-pratici per operare con le nuove valute digitali decentralizzate.
IMPORTANTE: Le informazioni relative allo short master sono state recentemente aggiornate. Si pregano gli interessati di fare riferimento a questo link.
Per iscriversi allo short master seguire questo link.